Il Classico tra noi e ClassicaMente

5 GIUGNO 2014
LA GEOMETRIA MADRE DI TUTTE LE ARCHITETTURE

Il Centro Studi Vitruviani propone alla città due iniziative che intendono diventare un appuntamento fisso per approfondire ed indagare su temi legati alla classicità, riguardanti i più diversi aspetti del sapere.
Il classico tra noi, avrà un carattere più divulgativo e avrà l’obiettivo di coinvolgere competenze ed esperienze, anche locali, nella lettura dei segni classici presenti nella realtà che viviamo quotidianamente, mentreClassicaMente, di taglio più scientifico, proporrà, anche attraverso la presentazione di libri, riflessioni culturali su temi più legati ai contenuti del De Architectura di Vitruvio e al suo influsso culturale nel tempo.
Il primo appuntamento è previsto con Il Classico tra noi e si terrà giovedì 5 giugno, alle ore 17,30, a Fano, presso la Mediateca Montanari: l’arch. Gianni Lamedica, introdotto da Daniela Amadei, terrà una conversazione su La geometria madre di tutte le architetture.
Originario di Torremaggiore, in provincia di Foggia, Gianni Lamedica ha vissuto a Fano la sua infanzia e vi è ritornato nel 1962. Ne La geometria madre di tutte le architetture la riflessione di Lamedica parte dal riconoscere che le architetture hanno come fondamento, nella loro composizione, le forme geometriche più elementari, fin dai tempi antichi come ad esempio Stonehenge. Il cerchio, il pilastro verticale e l’angolo di 90° sono caratteristiche presenti in molte delle costruzioni classiche: la famosa divina proporzione che attiene alla geometria, sinonimo del classico.
La rivoluzione del moderno e del contemporaneo, in apparenza in contrasto, si serve in realtà della radice e dei fondamenti del classico adoperandone gli stessi parametri.
Lamedica ci farà quindi scoprire come anche a Fano esistano esempi di questa contaminazione attraverso l’analisi di alcuni edifici degli anni ’20 e/o ’30, testimoni di circostanze per nulla casuali. Un modo curioso di osservare Fano con maggiore attenzione.
Per ClassicaMente due le iniziative in programma: la prima venerdì 13 giugno, alle ore 17.30, a Fano, sempre alla Mediateca Montanari, con Marina Frunzio (Università degli sudi di Urbino), introdotta da Paolo Clini, che presenterà il suo libro Lavorare ai tempi di Vitruvio, aspetti economici, giuridici e culturali in Roma antica(Carrocci editore). La seconda è prevista venerdì 12 settembre con il noto giurista prof. Paolo Maddalena, già giudice della Corte Costituzionale, che presenterà il suo libro Il territorio bene comune degli italiani, proprietà collettiva, proprietà privata e interesse pubblico (Donzelli editore).

Ufficio Stampa e Comunicazione
ALESSANDRA CIOLLI
ELISABETTA MARSIGLI
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INFO SU GIANNI LAMEDICA
Gianni Lamedica nasce nel 1935 a Torremaggiore in provincia di Foggia; la sua famiglia si trasferisce a Fano dove avviene la sua formazione scolastica. Dopo aver conseguito la maturità presso il liceo scientifico la famiglia si trasferì a Roma in quanto al padre fu offerto un ruolo di prestigio presso il Ministero delle Partecipazioni Statali. Si iscrisse alla facoltà di Architettura di Valle Giulia alla fine degli anni ’50 ed ebbe come docenti maestri indiscussi dell’architettura italiana come: Fasolo, Del Debbio, Marini, Muratori, Plinio Marconi, Cestelli-Guidi, P.L. Nervi, De Angelis D’Ossat, Zevi, Quaroni, Berarducci; L. Benevolo e P. Portoghesi tra i giovani, i quali, per la loro straordinaria preparazione, già facevano intuire il loro futuro dopo quella prima esperienza di docenza. Attraverso l’opera di questi maestri si stava delineando il passaggio dall’architettura razionalista a quella post moderna.
Gianni Lamedica tornò a Fano nel 1962
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La realizzazione della Philharmonica di Berlino da parte di Hans Scharoun ponendo l’accento su modelli e spazi che non hanno alcun riferimento a luoghi analoghi del passato, ma focalizzando l’attenzione su forme dinamiche e apparentemente disarmoniche, avrà ripercussioni in ambito internazionale e il dibattito culturale su queste tematiche arriva anche in provincia dove comunque si era sentito lo stimolo di appropriarsi di nuove proposte architettoniche. Il cambiamento non è stato né violento né così forte da far venir meno qualsiasi riferimento alla progettazione del passato. In questo periodo i progettisti si trovano a realizzare opere non standardizzate.
Lamedica segue le intuizioni del sociologo urbano francese Marc Augè, che parla dei “non luoghi” della modernità quali supermercati, aeroporti, stazioni ferroviarie, pur essendo diversi, lontani dai luoghi della consuetudine devono essere accettati dalla società contemporanea. Queste suggestioni innestano una riflessione che solo in parte porta ad una condivisione delle posizioni di Marc Augè nella consapevolezza che il luogo di cui lui parla pur essendo diversi profondamente da quelli del passato devono essere considerati realtà che non possono essere cancellate o banalmente ricondotte ad una dimensione di tipo puramente efficientistico.
Uno dei maestri di Lamedica e punto costante di riferimento è A. Aalto le cui architetture, con forme libere e contenuti materici, sono assai vicine alle architetture storiche del territorio italiano.
L’attività professionale svolta dal 1965 al 2002 è stata quasi completamente di committenza pubblica, circostanza che gli ha permesso un’attenzione particolare ai bisogni della collettività.
Presidente dell’Ordine Provinciale degli Architetti per due legislature è già Consigliere della Federazione Regionale degli Ordini degli Architetti delle Marche. Membro del Comitato Scientifico per l’organizzazione del Congresso Interregionale degli Ordini degli Architetti dell’Italia Centrale; docente di numerosi corsi europei di formazione professionale e di alcune lezioni presso l’Università di Urbino, nonché docente presso i Seminari Regionali di Chieti e di Pordenone sul tema “I beni culturali della Chiesa in Italia”; correlatore di tesi di laurea per l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia e per l’Università di Urbino. Numerose sono le Conferenze e pubblicazioni su argomenti come la pianificazione urbanistica e le problematiche urbane, con particolare attenzione al restauro, al recupero ed ai temi territoriali – ambientali.

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01/06/2014 alle 12:00