Il Centro Studi Vitruviani Invitato in Inghilterra

Saranno due studiose del Centro Studi Vitruviani di Fano a rappresentare il Centro a Durham, in Inghilterra, contattato in relazione al progetto “Shedding Light on the Galilee: the Vitruvius at Durham.” (che si occupa di studiare l’impatto della luce nell’architettura) il 10 luglio prossimo.

Recenti lavori hanno infatti attirato l’attenzione ai rapporti tra la teoria architettonica nel tardo XVI secolo in Italia, di derivazione vitruviana, e i coevi sviluppi della teoria ottica. Tuttavia, minor attenzione è stata dedicata alla comprensione della luce in architettura nella diffusione medievale della tradizione vitruviana. Lo stesso può dirsi per gli edifici classici del tempo di Vitruvio, tra cui in particolare proprio la Basilica di Fano.

Questo progetto si rivolge sia all’antichità classica sia al Medioevo e, applicando le più recenti teorie scientifiche nel settore dell’illuminazione, mira a comprendere meglio come l’illuminazione dell’ambiente costruito ha la possibilità di migliorare la spiritualità e il benessere dell’uomo.

E’ stata presa in esame la “Cappella Galileo” della cattedrale romanico/gotica di Durham voluta fortemente dal vescovo Ugo di Le Puiset nei primi anni 1170 nella ipotesi, formulata dagli studiosi inglesi promotori dell’iniziativa, che esistano notevoli somiglianze tra questa cappella e la basilica di Vitruvio.

Il progetto di Durham ha tre obiettivi:

– capire, attraverso una collaborazione tra storici dell’architettura dell’antichità, del Medioevo e progettisti moderni, l’illuminazione della cappella originale Galilea e le differenze con la cappella così com’è oggi;
– chiarire, attraverso la collaborazione con fisici ed esperti in illuminazione architettonica, come sia stato possibile illuminare la basilica di Vitruvio;
– per apprezzare più da vicino, in particolare attraverso la collaborazione con esperti di fotogrammetria digitale e modelli di realtà virtuale, e la consultazione con esperti tradizione testuale medievale, i legami tra la Galilea di Ugo di Le Puiset e la Basilica di Fano.

In relazione a questo ultimo aspetto, Daniela Amadei, dottoranda dell’Università Politecnica delle Marche eLaura Bertuccioli, collaboratrice del Centro, approfondiranno la veridicità di questo singolare rapporto che, se risultasse effettivamente documentato aprirebbe orizzonti nuovi sulla fortuna e diffusione del testo di Vitruvio in età romanica in Inghilterra, con particolare riferimento alla Basilica di Fano.