MURUM DEDIT – i risultati del progetto
Comunicato Stampa
Presentazione del progetto
MURUM DEDIT – Rilievo e digitalizzazione delle Mura Romane e della Porta d’Augusto di Fano
Venerdì 20 giugno 2025, alle ore 17.15, a Palazzo San Michele, a Fano, saranno presentati al pubblico i risultati del progetto di rilevo e digitalizzazione delle Mura Romane e della Porta d’Augusto di Fano che il Centro Studi Vitruviani ha commissionato, un anno fa, all’Università Politecnica delle Marche, Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e dell’Architettura, sotto la direzione scientifica del prof. Paolo Clini, Direttore di DHeKalos_Lab, Laboratorio di Digital Cultural Heritage di Univpm, con la collaborazione del prof. Oscar Mei, coordinatore scientifico del Centro Studi e docente di archeologia classica dell’Università di Urbino “Carlo Bo”.
Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione e al sostegno del Comune di Fano, dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino, della Fondazione Carifano, della Banca di Credito Cooperativo di Fano e anche di privati cittadini.
All’evento di venerdì 20 giugno interverranno il Sindaco di Fano, Luca Serfilippi, l’Assessore alla cultura e beni culturali, Lucia Tarsi, il Direttore del Dipartimento Ingegneria Civile, Edile e dell’Architettura dell’Università Politecnica delle Marche, prof. Enrico Quagliarini, eletto pochi giorni fa nuovo Magnifico Rettore dell’ateneo dorico, il presidente della Fondazione CariFano, Giorgio Gragnola. Ad illustrare l’importante lavoro saranno il prof Oscar Mei, docente di Archeologia Classica (UniUrb) e coordinatore scientifico Centro Studi Vitruviani, il prof. Paolo Clini, Direttore Scientifico di DHeKalos_Lab, Laboratorio di Digital Cultural Heritage (Univpm) e il dott. Renato Angeloni, assegnista di ricerca (Univpm). Introdurrà e condurrà l’iniziativa Dino Zacchilli, presidente del Centro Studi Vitruviani. Al termine della presentazione ci si ritroverà al Museo della Via Flaminia per esperienze di realtà virtuale.
L’attività, svoltasi tra ottobre 2024 e maggio 2025, parte sul campo e parte in laboratorio, è consistita particolarmente in:
1. Digitalizzazione 3D completa cinta muraria con costruzione di modello numerico a precisione millimetrica attraverso copertura laser scanner ad alta risoluzione Leica P40 di tutto il perimetro compreso tra l’Arco di Augusto e la Rocca malatestiana.
2. Digitalizzazione fotogrammetrica ad altissima risoluzione mediante drone con copertura totale alzati e margine superiore.
3. Composizione delle scansioni per realizzazione di modello 3d fotogrammetrico fotorealistico ad altissima risoluzione.
4. Realizzazione di modello virtuale 3D fotorealistico per navigazione e misura da remoto con interfaccia web (Jetstream) desktop, tale da permettere il completo controllo del manufatto metrico e morfologico.
5. Realizzazione di video da nuvola di punti di documentazione del manufatto e delle parti rilevate.
6. Georeferenziazione topografica su punti notevoli già battuti all’interno della carta archeologica di Fano con ausilio di rilievo GPS.
7. Restituzione sviluppo architettonico planimetrico delle mura con relativo sviluppo alzati in scala 1:100.
8. Realizzazione di Virtual Tour ad altissima risoluzione tramite panoramiche sferiche su piattaforma PANO 2VR per visita da remoto web e valorizzazione.
Luca Serfilippi, Sindaco di Fano: “Le Mura Romane e la Porta d’Augusto sono il cuore della nostra identità cittadina, radici profonde su cui costruire il futuro. Questo gemello digitale rappresenta non solo uno straordinario strumento di conoscenza e valorizzazione, ma anche un investimento culturale e tecnologico che rafforza l’immagine di Fano nel mondo. Ringraziamo il Centro Studi Vitruviani per questo lavoro di altissimo livello, che dimostra come tradizione e innovazione possano camminare insieme per dare nuovo slancio alla nostra città.
”Lucia Tarsi, Assessore alla Cultura:“Questo progetto rappresenta un grande passo avanti nella valorizzazione del nostro patrimonio storico e culturale. Grazie al lavoro del Centro Studi Vitruviani, possiamo oggi disporre di un gemello digitale delle Mura Romane e della Porta d’Augusto, uno strumento innovativo che arricchisce la conoscenza e la fruizione di uno dei simboli più importanti di Fano. Un lavoro prezioso non solo per la ricerca e la tutela, ma anche per la promozione turistica e culturale della nostra città, in coerenza con l’eredità di Vitruvio che qui trova una delle sue espressioni più compiute.”
Dino Zacchilli, presidente Centro Studi Vitruviani:“Come Centro Studi Vitruviani abbiamo voluto questo importante lavoro che si aggiunge a quanto già fatto con la carta archeologica di Fanum Fortunae. Siamo molto soddisfatti dei risultati e di poter presentare e mettere a disposizione questo strumento straordinario, innovativo, un gemello digitale completo delle Mura Romane e della Porta d’Augusto, il monumento più importante ed iconico della città, fondamentale per studiarlo, conoscerlo, averne cura e promuoverlo, certamente utile anche alla comunicazione dell’immagine e dell’identità stessa di Fano nel mondo, tenuto anche conto che le nostre mura rispondono perfettamente ai canoni di Vitruvio.”
NOTA ILLUSTRATIVA
La digitalizzazione tridimensionale delle mura romane di Fano rappresenta un significativo passo avanti nella valorizzazione e conservazione del patrimonio storico e culturale della città, evidenziando il valore storico e architettonico di una fondamentale testimonianza dell’antica Roma nel territorio marchigiano.Il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura dell’Università Politecnica delle Marche, su commissione del Centro Studi Vitruviani e sotto la responsabilità scientifica del Prof. Paolo Clini, ha realizzato una dettagliata documentazione digitale dell’antica struttura difensiva. Il lavoro, basato su tecniche avanzate di rilievo, ha permesso la creazione di una replica digitale estremamente accurata delle mura.
Le attività in campo hanno previsto l’impiego combinato di droni, scansioni laser terrestri e rilievi topografici, questi ultimi volti all’accurata georeferenziazione di tutti i dati acquisiti. In particolare, tramite drone sono state realizzate oltre 3.200 fotografie ad alta risoluzione, che hanno permesso di catturare tutte quelle porzioni di struttura non visibili da terra. Contestualmente, le scansioni laser terrestri, integrate con immagini panoramiche a 360° ad altissima risoluzione (16K), hanno portato all’acquisizione di miliardi di punti con accuratezza millimetrica, garantendo così una rappresentazione estremamente dettagliata di tutte le superfici murarie.
I dati acquisiti sono stati elaborati con software specializzati, consentendo la generazione e integrazione di diverse nuvole di punti tridimensionali in un unico sistema di riferimento, ottenendo così una completa rappresentazione digitale 3D della cinta muraria.A partire da questa nuvola di punti sono stati realizzati modelli mesh tridimensionali dettagliati dei diversi tratti della struttura. Per ciascuno di essi è stato sviluppato un modello master, con risoluzione massima sia a livello geometrico che nelle texture fotografiche. Da questi modelli è stato possibile produrre ortoimmagini bidimensionali con livello di dettaglio millimetrico, da cui sono state derivate rappresentazioni tradizionali come piante e alzati in scala 1:50 e 1:100, strumenti essenziali per analisi storiche, interventi di conservazione e restauri futuri. Va sottolineato che il principale risultato del progetto è proprio il modello tridimensionale, la replica digitale delle mura, base indispensabile per qualsiasi successiva operazione di studio o valorizzazione.
Ottimizzando questo modello, sarà possibile utilizzarlo efficacemente in applicazioni di realtà virtuale o aumentata, consentendo di esplorare le mura così come appaiono oggi oppure di ricostruire virtualmente il loro aspetto originale al tempo della fondazione di Fano. Inoltre, questo modello potrà essere integrato in un più ampio sistema informativo GIS, permettendo relazioni spaziali con altri monumenti contemporanei o appartenenti ad altre epoche, già rilevati o da rilevare in futuro.
In aggiunta al rilievo e alla documentazione tecnica, tra gli esiti del lavoro vi è già un Virtual Tour, accessibile online e fruibile da PC, dispositivi mobili e visori VR. Questa esperienza interattiva consente di esplorare virtualmente le mura da prospettive privilegiate, integrando vedute aeree e terrestri con diversi contenuti informativi.
L’intero progetto rappresenta così anche un importante contributo alla valorizzazione turistica, didattica e culturale del patrimonio archeologico di Fano, un’opportunità per abilitare nuove forme di fruizione del patrimonio archeologico, in grado di favorirne una conoscenza più approfondita e una valorizzazione più ampia e inclusiva.
(Renato Angeloni, assegnista di ricerca, Univpm)

